IL NOME
Bergamo Kitchen
L’INDIRIZZO
No. 382, Section 3, Qingyun Road, Toucheng Township, Yilan County, 261
Tel. +886 3 9777919
La pizzeria Bergamo si trova esattamente a 9671,41 km da Bergamo, a Toucheng (頭 城鎮 ), una cittadina urbana sulla costa settentrionale di Taiwan.
LAVORANO IN PIZZERIA
Jiang Zhi Rong, il padre
Tsai Ya Chin, la madre
Jiang Chen Han, il figlio maggiore
Jiang Chen En, il figlio minore
Jao Chia Ju, la nuora
IL RACCONTO DI MISTER ZHI RONG
“La Bergamo Kitchen rappresenta per me la realizzazione di un sogno che dedico alla generazione futura del mio Paese. I miei ragazzi hanno un debole per la pizza sin da quando erano piccoli. Hanno persino chiamato “Pizza” i loro animali da compagnia. Abbiamo avuto la grande occasione di incontrare il maestro-Otto Chang un imprenditore che ama a tal punto il cibo italiano da farne una sua filosofia di vita e da aprire una scuola di pizzaioli. Otto Chang conosce l’essenza della pizza italiana, che gli è stata trasmessa dal maestro Tiziano Casillo. Dopo l’incontro con questi grandi professionisti tutta la mia famiglia ha deciso di lasciarsi alle spalle la vita che ciascuno conduceva, per iniziare l’avventura della fantastica cucina tradizionale italiana. E così abbiamo deciso di venire in Italia per completare il nostro percorso di formazione e abbiamo raggiunto Bergamo, nell’Italia settentrionale. Siamo stati accolti da Tiziano che ci ha portati a visitare la città. Bergamo ha la stessa bellezza della mia città natale Toucheng in Yilan, e ne sono rimasto molto affascinato e mi è entrata nel cuore. Ci siamo fermati una settimana e abbiamo fatto una full immersion di formazione all’Accademia del Gusto. Tutti i giorni, dalla mattina alla sera, a preparare impasti e a scegliere i condimenti della tradizione italiana. Un’esperienza davvero fantastica.
Al nostro ritorno avevamo così tanto entusiasmo verso l’esperienza vissuta in Italia che abbiamo progettato il nostro ristorante come fosse un castello e al momento di scegliere il nome non abbiamo avuto dubbi: lo abbiamo chiamato Bergamo, perché la vostra città ci rimarrà per sempre nel cuore”.
IL RACCONTO DI TIZIANO CASILLO
“Il mio lavoro mi porta ogni mese a percorrere migliaia di chilometri per diffondere la cultura della pizza italiana nel mondo. Viaggio in continuazione tra Pechino, Hong Kong, Dubai, Mosca, New York, Atene, Parigi e moltissime altre destinazioni. Riesco a prendere anche cinque voli intercontinentali alla settimana. L’azienda per la quale lavoro, l’Italmill spa, ha molto a cuore la diffusione del prodotto italiano nel rispetto tecnico della qualità. Parlare di pizza in Italia non è sempre facile. Ogni pizzaiolo pensa di saper fare la pizza a regola d’arte. Ma non sempre è così. Ci vuole molta tecnica e molta preparazione. Negli ultimi anni il livello di competenze si sta innalzando e sono sempre più le pizzerie nelle quali degustare una pizza realizzata secondo gli standard di qualità. All’estero il discorso è paradossalmente più semplice perché chi si avvicina a questo prodotto lo fa con la consapevolezza di non conoscerne gli aspetti tecnici e quindi si formano sin da subito studiando i lieviti, le farine, gli impasti, gli abbinamenti. E sono sostenuti da una mentalità di attenzione al processo che in Italia è un po’ assente. All’estero è abbastanza normale che il pizzaiolo pesi la mozzarella, il pomodoro e ogni altro ingrediente, così da garantire, oltre ad un controllo sul food cost interno, anche una garanzia di continuità nel gusto. La famiglia di Zhi Rong è un esempio di serietà e di grande spirito imprenditoriale e mi farebbe molto piacere che il sindaco di Bergamo potesse inviare loro un libro o un gagliardetto o una pergamena che attesti la riconoscenza verso un tributo così generoso come quello di chiamare con il nome della nostra città quello che per loro è la realizzazione di un sogno”.
IL RACCONTO DELL’ACCADEMIA DEL GUSTO
Non è la prima volta che Tiziano Casillo porta a Bergamo, e all’Accademia del Gusto, delegazioni straniere. Lui non è solo un formatore generoso ed attento, è un vero e proprio ultrà della pizza. Rigoroso, esigente, persino un po’ brontolone, è uno dei docenti cardine nella nostra Accademia, è presente dal primo giorno di fondazione e ci ha aiutati a migliorare di anno in anno, fino a farci diventare un punto di riferimento per la formazione di migliaia di pizzaioli (proprio in questi giorni è iniziata una nuova edizione del corso per diventare pizzaioli e un ragazzo è venuto appositamente dalla Spagna per seguire le lezioni e starà qui due settimane). Qualche anno fa abbiamo avuto una delegazione dalla Bielorussia e ci sono stati ragazzi della Birmania che ora si sono specializzati e lavorano a Londra, insomma, un mondo global quello della pizza. La famiglia di Taiwan ci è rimasta nel cuore. Sono arrivati insieme al maestro Otto Chang con un incredibile carico di aspettative. Hanno studiato senza sosta per una settimana, si presentavano la mattina presto ed uscivano dall’Accademia la sera tardi. Sempre con il sorriso sul volto e desiderosi di farci sentire il senso di gratitudine per quello che ogni giorno imparavano. Una vera e propria iniezione di energia. Per i primi tre giorni nella pausa pranzo hanno assaggiato i nostri piatti ma il quarto giorno, con la scusa di farci conoscere le loro usanze, ci hanno chiesto di accompagnarli a fare la spesa e da quel momento hanno sempre cucinato loro, dando vita all’esempio più concreto di quella che definiamo cucina fusion: pizza e pollo, riso e soia. La loro formazione è stata prevalentemente tecnica ma abbiamo anche soddisfatto una loro grande curiosità che era quella della pizza art, una tecnica di intaglio della mozzarella che consente di disegnare sulla pizza volti e nomi. Auguriamo alla famiglia di Mister Zhi Rong un grande successo imprenditoriale e li aspettiamo per un approfondimento il prossimo anno.